Spostandosi un po’ più a est nelle Highlands da Eilean Donan, per la nona tappa del suo tour estivo Lisa si ferma a Loch Ness o lago Ness. Il suo nome gaelico è Loch Nis, è un lago d’acqua dolce a sudovest di Inverness ed è diventato famoso nella storia per i presunti avvistamenti, fra le sue acque, del mostro leggendario Nessie, più spesso chiamato “mostro di Loch Ness”, leggenda che attira ogni anno circa un milione di turisti.

Stretto e lungo 37 km, con una superficie di 56 km², è il secondo lago scozzese più grande dopo il Loch Lomond, anche se il più grande per volume data la sua profondità. Il nome deriva dal fiume Ness, che scorre dall’estremità settentrionale del lago. Si pensa che fosse un’antica parola celtica dal significato di “ruggente”.

IL MOSTRO DI LOCH NESS
Nessie, come viene chiamato anche affettuosamente il mostro di Loch Ness, è un criptide. Nella storia si sono susseguiti diversi racconti di presunti avvistamenti della creatura leggendaria, a volte supportati da scatti fotografici o riprese video, ma nessuno è stato avvalorato o comunque considerato attendibile dal punto di vista scientifico. In particolare, nel 1933 in Scozia e poi nel 1934 a livello mondiale sono state pubblicate due foto che hanno fatto scalpore, il cui intento era dimostrare l’esistenza del mostro. La prima è quella di Hugh Gray, del novembre 1933, nella quale si vede un corpo lungo e sinuoso che nuota sulla superficie dell’acqua, provocando bolle intorno. La seconda, che poi si è rivelata chiaramente un falso, è la famosa Foto del chirurgo di Robert Kenneth Wilson dell’aprile 1934, smascherata poi nel 1994. In realtà si trattava di un sottomarino giocattolo al quale era attaccata una sagoma a forma di testa di serpente che emergeva dall’acqua, struttura realizzata proprio da un amico di Wilson.


Che sia una pura illusione ottica o una misteriosa creatura che vive negli abissi, il fascino della leggenda legata a Nessie continua, in ogni caso, ad attirare turisti e visitatori ogni anno e ha ispirato la produzione di film, documentari, libri, fumetti, videogiochi e prodotti commerciali.
Daniela B.