
Daniela Baranello
Traduttrice e redattrice
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. Fabrizio De André
Sono una giornalista pubblicista e da circa sette anni collaboro con una casa editrice e redazione di una rivista mensile bilingue cinese-italiano. Ma oltre ad essere una redattrice, traduco testi dal cinese, dall’inglese, dal francese, dallo spagnolo, correggo bozze e… amo i libri!
Leggo fin da quando ero bambina. Ricordo ancora, in un mio quaderno di scuola elementare, un compito in cui la maestra chiedeva di scrivere, fra le altre cose, i propri hobby e io scrissi proprio “leggere”. In più, fin da piccola ho l’abitudine di mettere nero su bianco le mie emozioni, le ho sempre espresse meglio fermandole sulla carta che comunicandole a voce.
Le lingue straniere mi hanno sempre affascinato, da ragazza ascoltavo le canzoni in lingua inglese esercitandomi a capirne il testo senza leggerlo. Per me capire, comprendere, conoscere quello che un’altra lingua, un’altra cultura vogliano dire è una sfida appassionante. Della traduzione mi è sempre piaciuta l’idea di aiutare due persone che parlano un linguaggio diverso a comprendersi.
Per circa un anno, ho fatto parte della squadra di volontari di una biblioteca interculturale, un’esperienza che mi ha riempito di emozioni e mi ha arricchito dal punto di vista umano. Lì ho imparato cosa significa lavorare in squadra, accogliere l’altro, conoscere diverse realtà. Viviamo sempre di più in una realtà multiculturale e credo sia importante imparare a conviverci e a favorire l’integrazione fra culture diverse, per poter conoscere prima di giudicare. Può aprirsi un mondo a chi sa guardare.
A parte i libri, amo la musica, i gatti e ho una sorta di “richiamo istintivo” verso la cultura celtica. Se un giorno dovessi scegliere di cambiare vita, l’Irlanda e la Scozia sarebbero di sicuro le mie destinazioni!
Libri preferiti: Donne che corrono coi lupi, Un indovino mi disse
Città del cuore: Dublino
Citazione preferita: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Fabrizio De André
Sogno nel cassetto: Aprire una libreria che mi rappresenti