Zodiaco celtico, gli alberi di gennaio

Come avviene anche per altre culture, l’antico popolo dei Celti basava la sua vita e le sue attività su un proprio calendario, secondo le fasi lunari e il concetto ciclico che il tempo segua una ruota. I Druidi affiancarono a questo calendario, che faceva iniziare l’anno il primo novembre, il relativo zodiaco, che comprendeva 21 segni dividendo l’anno in determinati periodi. Ognuno di questi segni era associato a un albero, che per le sue caratteristiche si adattava a quel periodo. L’albero è un elemento molto importante nella cultura celtica, associato al ciclo della vita e simbolo di protezione. Un “tutto” composto da tre parti: le radici legate alla terra, il tronco che si alza dalla terra e la chioma, con i suoi rami, che si eleva verso il cielo. L’albero associato a un determinato periodo, quindi, proteggeva i nati di quel periodo, trasmettendo loro le sue virtù.

Ecco quali sono gli alberi del mese di gennaio:

Abete

(2 gennaio – 11 gennaio)

L’abete è un albero possente e forte, come le persone nate in questo periodo, che sono tenaci, coraggiose e molto legate ai loro principi e ideali. Si oppongono alle ingiustizie e cercano la verità, hanno la capacità di trascinare gli altri e si contraddistinguono per vitalità ed energia. Onesti e fedeli nei sentimenti, i nati sotto questo segno sono molto protettivi, a volte anche esagerando un po’. Sono in genere simpatici, ma anche permalosi e ambiziosi, oltre ad essere molto sensibili. Sinceri e gentili, rispettano gli altri e sanno farsi rispettare.

Alberi “ascendenti”: Betulla e Castagno.


Olmo

(12 gennaio – 24 gennaio)

L’olmo è un albero resistente. I nati sotto questo segno danno non poca importanza alla morale e alla forma, pur essendo persone simpatiche e coinvolgenti. Vivono il presente, sono leali, generosi e fiduciosi nella natura umana e non sfruttano molto a proprio vantaggio l’aiuto delle persone vicine, cosa che li porta nel tempo ad affievolire le loro qualità, segnate da esperienze negative e delusioni. Continuano, però, sempre a cercare giustizia ed equità. Sono dunque sognatori che non si arrendono e che lottano per un futuro migliore per l’umanità.

Alberi “ascendenti”: Salice e Pioppo.  

Alberi “avversi”: Fico e Ulivo.


Cipresso

(25 gennaio – 3 febbraio)

Il cipresso, albero per eccellenza nei cimiteri, è simbolo di longevità, tanto che anche le persone nate sotto questo segno tendono a invecchiare “con cautela” e senza lamentarsene. Sono tolleranti per natura e si dedicano più agli altri che a sé stesse. Molto dirette e capaci nel comunicare, anche con gli elementi della natura, verso i quali hanno un istinto innato. Amano la novità e l’originalità, sono curiose e cercano sempre nuova ispirazione. Per i nati sotto il segno del Cipresso l’amicizia è un valore altissimo, che va curato e conservato nel tempo. Amano il buonumore e la compagnia e sono benvoluti da tutti. Contano molto sulle proprie forze, senza troppo chiedere aiuto agli altri.

Alberi “ascendenti”: Betulla e Ulivo.

Alberi “avversi”: Faggio e Olmo.

Daniela B.

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