L’amica geniale

(L’amica geniale, Storia del nuovo cognome, Storia di chi fugge e di chi resta, Storia della bambina perduta)

Scheda tecnica:

  • Titolo: L’amica geniale. Storia del nuovo cognome. Storia di chi fugge e di chi resta. Storia della bambina perduta
  • Autrice: Elena Ferrante
  • Anno di pubblicazione: 2011-2014
  • Editore: edizioni e/o
  • Genere: Narrativa
  • Consiglio per la lettura: da leggere quando si ha il giusto tempo da dedicare all’intera saga, tenendo conto che una volta letto il primo volume, sarà inevitabile voler arrivare al quarto.

«Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.»

«Forse devo cancellare Lila da me come un disegno sulla lavagna, pensai, e fu, credo, la prima volta.»

 

Dalla saga è tratta la serie Rai diretta da Saverio Costanzo che, grazie alla sapienza del regista e alla bravura di attori inediti calati perfettamente nella parte, riesce a far rivivere appieno il mondo di Lenuccia e Lila descritto con cura minuziosa dalla Ferrante.

Trama

In un rione della Napoli popolare degli anni Cinquanta, due bambine, Elena Greco e Raffaella Cerullo, diventano amiche. Sono diverse, ma il loro è un legame fin da subito speciale, un legame indissolubile che tra alti e bassi durerà per tutta la vita. A scuola, Elena, detta Lenuccia o Lenù, è la studentessa diligente, che grazie al suo impegno, riesce pian piano a farsi strada e ad allontanarsi dalla vita del rione, che come una calamita risucchia e condanna a una mentalità provinciale. Raffaella, detta Lina o Lila, ha un talento naturale e studiare le viene facile, ma purtroppo non può continuare gli studi per mancanza di soldi. Entrambe, infatti, provengono da famiglie povere. Così, Lila tenterà in tutti i modi di incoraggiare Lenuccia a continuare a studiare anche per lei e a diventare brava, la più brava di tutti. Una richiesta che spesso Elena sentirà come un peso, una responsabilità, mentre Lila allo stesso tempo alternerà nei suoi confronti incoraggiamento e competizione, per la gelosia di non essere riuscita a proseguire come lei. Succede così che, crescendo, le due amiche prenderanno due strade diverse: una lontano dal rione, nel mondo fuori, l’altra costretta ad accettare il suo destino, legato al rione e ai personaggi che lo abitano.

Spunti di riflessione

Nell’amicizia tra le due protagoniste, Elena rappresenta la parte buona, ingenua e saggia allo stesso tempo, mentre Lila, bella e dalla mente geniale, nasconde una natura fragile e oscura, che a tratti emerge e condiziona Elena nelle scelte della sua vita. È un’amicizia profonda e radicata quella tra Lenuccia e Lila, ma che alterna momenti di reciproca empatia e riconoscenza a momenti di distacco e competizione, che le porta in un certo momento della storia a condividere addirittura l’amore per lo stesso uomo.

Lo sfondo sul quale le scene si svolgono è quello rude e a tratti violento del rione napoletano, dove il potere è nelle mani di una o due famiglie, dove la famiglia inculca un senso del dovere nei propri figli, dove chi vuole crescere, studiare, andare via è visto quasi con sospetto, dove contano l’apparenza e il rispetto per il proprio marito, dove si parla sottovoce e i fatti sono subito sulla bocca di tutti. Elena Ferrante conduce per mano il lettore in un mondo a parte, un mondo nascosto, chiuso nel suo guscio e che fatica a cambiare volto.

Il primo volume, che presenta il periodo dell’infanzia e adolescenza delle due ragazze, conquista subito; il secondo assume un tono più intenso, addentrandosi nei meccanismi della vita da giovani donne nel rione; il terzo e il quarto hanno la capacità di mantenere alta l’attenzione del lettore, che resta incollato alla storia fino alla fine, ansioso di scoprire cosa riserverà ancora il destino alle due amiche e quale sarà l’epilogo del loro legame.  

Daniela B.

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