In viaggio con LISA…a Culloden Moor

Da Inverness, per l’undicesima tappa del tour estivo, Lisa ci porta nel vicino sito storico di Culloden Moor, il campo di battaglia sul quale il 16 aprile del 1746 persero la vita oltre mille scozzesi che sostenevano la causa giacobita e l’indipendenza dall’Inghilterra. Nella serie Outlander, scusate ma ci siamo affezionate, viene dato ampio spazio a questo evento, che ha segnato nel profondo ogni animo di Scozia.

L’area è diventata un sito turistico, vi è un centro visitatori all’interno in cui si ripercorrono le vicende storiche legate al posto, con gentili addetti del personale molto disponibili a raccontare qualcosa in più ai visitatori, mentre all’esterno si può percorrere l’intero campo di brughiera sul quale ebbe luogo la tragica battaglia, in un’atmosfera per contro pacifica e silenziosa. Passeggiando fra i sentieri che percorrono tutto il campo, provando a immaginare le terribili scene che animarono il luogo, se ne può quasi percepire la sofferenza, accompagnata dalle pietre commemorative dei vari clan di appartenenza dei guerrieri caduti, disposte lungo il percorso.

COSE DA SAPERE

CHARLES BONNIE STUART: un addetto del personale del centro visitatori di Culloden Moor ci ha confidato che il principe Charles Edward Stuart, detto Bonnie Charlie, nella serie Outlander in particolare, viene descritto in maniera piuttosto superficiale, facendo passare l’idea che fosse un codardo o un pazzo che portò migliaia di scozzesi a seguire la causa giacobita e quindi a morire, ma in realtà nella storia è stato un personaggio molto stimato e amato dagli scozzesi, proprio per la sua forte personalità e il suo coraggio nel voler riportare il re legittimo sul trono inglese.

CLAN FRASER: fra i vari clan presenti sulle pietre commemorative del Culloden Battlefield, c’è anche quella dei Fraser, il clan dell’amato protagonista di Outlander James Fraser.

CULTURA DELLE HIGHLANDS: la tragica conclusione della battaglia di Culloden pose fine al sistema scozzese dei clan e la cultura scozzese delle Highlands ricevette un duro colpo, perché gli inglesi, da quel momento, presero provvedimenti per sradicarla il più possibile. Fra questi, il divieto di indossare il kilt o suonare la cornamusa, di utilizzare la lingua gaelica o di recitare le antiche opere di letteratura scozzese.

SCONTRO: la battaglia di Culloden è stato l’ultimo e più sanguinoso tentativo della Scozia di riprendersi il potere ed è stata anche la battaglia più breve, risoltasi nel giro di un’ora. Il coraggio degli highlanders, nonostante fossero in numero decisamente inferiore rispetto ai soldati inglesi e conoscessero solo la strategia militare medievale dello scontro frontale basato sulla forza fisica, viene ricordato e celebrato con commozione e rispetto. Sul terreno paludoso del campo di Culloden persero la vita 1250 valorosi uomini da parte scozzese, contro i soli 50 da parte inglese.

OLD LEANACH COTTAGE: situato all’interno del campo, è l’unico edificio presente sul posto e si pensa sia stato utilizzato come ospedale da campo durante la battaglia. In origine di forma a T, ha assunto la sua attuale forma a L quando nel 1860 ne è stata distrutta la sezione occidentale. Abbandonato e caduto in rovina, è stato poi restaurato.

MEMORIAL CAIRN: nel 1881 Duncan Forbes, colui che ha fatto diventare Culloden Moor un museo a cielo aperto, ha fatto erigere sul sito anche questa torre di 6 metri in memoria dei soldati morti sul campo. Lo stesso Forbes ha fatto porre anche le pietre commemorative dei diversi clan.

IL POZZO DEI MORTI: è una pietra commemorativa singolare, collocata in un punto più lontano rispetto alle pietre degli altri clan e indica il punto in cui fu ritrovato da una donna locale il corpo di Alexander MacGillivray di Dunmaglass, a capo del clan Chattan durante la battaglia.

Daniela B. (testo e foto)

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